Soggiorno alle terme

In una vita alla continua ricerca di obiettivi da raggiungere molto spesso tendiamo a dimenticarci quanto può essere bello vivere lentamente.

Lasciamo da parte noi stessi per poter raggiungere tutti quegli obiettivi che la società ci impone, che sia a livello formativo, lavorativo, genitoriale oppure in qualsiasi altro settore.

La tendenza è di perdere la consapevolezza di quanto sarebbe importante invece occuparsi di sè per poter arrivare meglio e prima al raggiungimento dei tanti obiettivi che ci si prefissa.

I soggiorni alle terme posso spesso essere una parentesi di relax e lentezza all’interno delle nostre vite assai movimentate.

Infatti, in strutture termali che consentono anche di alloggiare, è possibile trascorrere alcuni giorni di vero e proprio relax, dove gli impegni principali sono recarsi in piscina, rilassarsi prendendo il sole ed affaticarsi facendo la spola tra sauna e bagno turco.

Soggiornare qualche giorno l’anno alle terme consente davvero di ricaricare le pile, prendendo una pausa da lavoro e vita quotidiana e soprattutto pensando al proprio benessere.

Infatti, le strutture alberghiere che offrono soggiorno ed una area spa al loro interno, consentono di potersi dedicare alla cura del corpo, magari concedendosi qualche massaggio e/o attività ginnica in acqua, piuttosto che qualche lezione di yoga o nordic walking.

I giorni passeranno rapidi e per chi teme di potersi annoiare posso assicurare che non sarà così, se deciderete di togliervi orologi e sveglie, non guardare il calendario, ma soltanto di prendervi cura del vostro corpo e della vostra mente (per questa seconda attività generalmente queste strutture alberghiere offrono una sala lettura con testi a disposizione, ma sempre meglio arrivare preparati e portarsi anche qualcosa di vostro gradimento da leggere).

Pensate nel vostro percorso di vita ed anno di incastrare delle pause in cui prendervi cura di voi stesse/i alle terme.

In Italia c’è l’imbarazzo della scelta sulle strutture dove andare, a seconda delle patologie che potete avere è possibile scegliere gli stabilimenti termali più ad hoc, se invece si tratta solo di prendere una pausa e dedicarsi a se stessi è possibile recarsi in uno stabilimento a scelta.

Ps: per tutte le info sulla struttura ricettiva dove abbiamo soggiornato noi potete visitare il loro sito web: https://www.ghtcomano.it/it/hotel-comano-terme/1-0.html

Lavoratori liquidi oppure aziende troppo rigide?!?

L’epoca attuale è nota per essere quella in cui il turnover lavorativo nelle aziende risulta essere tra i problemi principali, insieme alla difficoltà vissuta da coloro che si occupano di gestire il personale.

La domanda che titolari d’azienda e lavoratori dovrebbero porsi riguarda le aspettative dei lavoratori ed il modo in cui queste trovano spazio all’interno di contesti di lavoro in cui sembra che al centro ci siano sempre più gli aspetti economici ed i numeri legati ai volumi di produttività.

Chi si occupa delle persone, il capitale umano, motore delle aziende non solo per quelle di produzione, ma anche di servizi, sa bene che negli ultimi anni il personale è solito essere a tempo. Pare, infatti, che se il principale punto di interesse negli anni ’80/’90 fosse avere un posto fisso dove arrivare alla famigerata pensione, oggi i giovani lavoratori hanno come obiettivo quello di cresce e fare esperienza, possibilmente in contesti dinamici e che sappiano valorizzare le risorse impiegate.

Il lavoratore dell’epoca attuale è alla ricerca di esperienze che possano permettere la crescita professionale e personale e soprattutto di arricchire il curriculum di esperienze anche tra loro eterogenee.

Infatti, se pensiamo alle richieste da parte delle azione è sempre più consuetudine ricercare persone flessibili disponibili ad adattarsi anche a svolgere mansioni che non risultano essere del tutto in linea con la figura professionale per la quale s’è stati inseriti nel contesto aziendale.

Dunque, per il leader di progetto così come per i responsabili degli uffici risorse umane la sfida si fa complessa, perchè non sono certo e solo gli aspetti economici i fattori che riescono a trattenere il personale e ad attrarlo, ma bensì le possibilità di mobilità di ruolo, flessibilità di mansione e crescita che le aziende offrono sia al personale in forza sia a futuri lavoratori.

Se poi ci spostiamo nell’area delle materie scientifiche poi la mobilità dei lavoratori aumenta esponenzialmente, dal momento che è nota la necessità da parte del mercato del lavoro di ingegneri, figure tecniche e professionisti altamente qualificati.

Cosa potrebbero fare, dunque, le aziende per non ritrovarsi costantemente con iter di selezione aperti e sprovvisti di figure professionali di riferimento?!?

In primis dare ascolto alle voci dei lavoratori in forza e soprattutto cogliere quali possono essere le necessità ed elementi di interesse che l’azienda potrebbe mettere loro a disposizione per far sentire valorizzati e soprattutto in linea con l’obiettivo professionale di crescita. Le aziende dovrebbero abbracciare nuove sfide, ricercando le figure professionali adeguate per ruoli sempre più tecnici e specialisti all’interno del team, così che lo stesso lavoratore sentendosi oggetto di interesse da parte del datore di lavoro ed apprezzando l’impegno/ investimento dell’azienda nel farlo crescere di ruolo, non andrà a ricercare altro al di fuori dell’azienda in cui si trova.

Dicevamo che l’aspetto economico non è il fattore che principalmente muove i giovani lavoratori, tuttavia questi sono sempre più attenti a quegli elementi che possono giovare il benessere personale e famigliare. Pertanto aziende che propongono servi per la cura ed il benessere psico fisico della persona guadagnano sicuramente punti, così come quelle realtà lavorative che mettono a disposizione asili e altri servizi che giovano il work life balance.

Il giovane lavoratore sa di poter trovare nuove opportunità in poco tempo, soprattutto se la professione svolta prevede la possibilità di lavorare in modo agile anche da remoto e pertanto se non del tutto soddisfatto di ciò che fa, ma ancor più se percettore di qualche fattore limitante rispetto al suo percorso di avanzamento e crescita professionale, sarà mosso dal desiderio di allontanarsi da una realtà lavorativa in vista di nuovi lidi.

Il leader o manager dovrebbe, dunque, costantemente mettersi in ascolto ed essere pronto a portare i bisogni e le esigenze della moderna classe lavoratrice ai vertici dell’azienda, per attuare misure che favoriscano l’attraction ma soprattutto la retention verso il personale in forza.

Sicurezza sul lavoro

L’ambito lavorativo mi sta molto molto a cuore e negli anni ho avuto occasione di apprendere tante esperienze che mi riportavano gli utenti e le persone che incontro nei gruppi di accompagnamento al lavoro.

Inoltre, essendomi occupata di supportare persone affette da patologie fisiche e non solo, ma anche invalidi del lavoro ho avuto modo di venire a conoscenza di pratiche e procedure – spesso non scritte – che minacciano la sicurezza nei luoghi di lavoro e di conseguenza anche il benessere di chi abita le aziende.

Gli ultimi mesi hanno visto articoli molto frequenti sulle pagine di cronaca in merito agli incidenti ed infortuni che avvengono nei luoghi di lavoro, molto spesso incidenti mortali e che lasciano tutti con il fiato sospeso.

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Benessere non è assenza di malattia

Sfatiamo qualche mito, ma soprattutto cerchiamo di vedere sempre oltre e la persona nella sua totalità.

Sempre più frequentemente accade di sentir parlare medici, forse della vecchia guardia o forse timorosi di veder screditata la loro professione, che pensano al paziente solo come un corpo, il quale dal momento in cui non manifesta parametri fuori dai valori normali è considerato sano, che sta bene.

Peccato che la persona è un tutt’uno di mente e corpo, pertanto non basta che il corpo sia sano per stare bene.

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Guadagnare di più senza cambiare le proprie abitudini

In un mondo in cui tutto aumenta costantemente di prezzo la maggior parte di noi si domanda come fare a guadagnare di più, accumulare un piccolo gruzzoletto, senza rinunciare a molto e soprattutto non solo ammazzandosi di ore ed ore di lavoro.

Beh diciamo che in anni di economia domestica ed arrivando da una famiglia parsimoniosa ed allo stesso tempo lungimirante ho avuto modo di apprendere alcune competenze di gestione del patrimonio che ho deciso di condividere.

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Esprimere o reprimere le emozioni nei contesti di lavoro?!?

In contesti lavorativi in cui si è chiamati a rincorrere le scadenze, lavorare per più persone a seguito della carenza di personale molto spesso il clima aziendale si fa teso e le emozioni negative prendono il sopravvento.

Tuttavia, in linea generale risulta preferibile esprimere i propri vissuti emotivi piuttosto che reprimerli, in quanto una continua repressione della rabbia e frustrazione possono generare a lungo termine un logoramento del dipendente, il quale raggiunge elevati livelli di stress e risulta essere sempre meno produttivo.

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Domeniche in casa…

Le nostre vite sempre più frenetiche ci portano a considerare la nostra abitazione alla stregua di un dormitorio, soprattutto se oltre alla vita lavorativa siamo intenzionati ad averne una in cui incontrare amici e parenti.

Nasce così quel senso di angoscia che proviene dall’idea di dover passare il fine settimana in casa, come se ormai per il nostro cervello ed il nostro fisico fossimo abituati a vivere nel flusso delle attività da fare, degli eventi fuori casa ai quali partecipare e mancasse in noi l’abitudine a trascorrere ore/ giorni all’interno delle nostre abitazioni.

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L’autunno sta arrivando

Dopo una calda ed afosa estate penso che anche i più veterani amanti di questa stagione non vedano l’ora che termini.

Finalmente in questo fine settimane abbiamo avuto modo di vedere un primo scorcio di autunno e di quel bel clima freschino che ci attenderà.

Le foglie iniziano a cadere, le giornate iniziano ad accorciarsi e piano piano il clima da caldo lascia spazio a giornate fresche, ventose e spesso piovose.

L’autunno, tra le migliori delle stagioni, permette di godersi, finalmente giornate all’aperto, a contatto con la natura.

L’autunno è la stagione dei colori, degli alberi che assumono le più svariate tinte e dei frutti della terra: castagne, funghi e zucche.

In questa stagione il desiderio di rimanere in casa e quello di passeggiare si contrastano tra loro, infatti soprattutto per chi durante i mesi estivi ha limitato le uscite per il forte caldo ritrova la voglia e il desiderio di passeggiare, andare alla scoperta di luoghi all’aperto e viaggiare. Mentre per chi vive in posti che anche nei mesi estivi sono freschi, come per esempio le dolomiti, inizia a percepire il desiderio di rimanere a casa, magari davanti ad un camino oppure una stufa accesi, a leggere un bel libro e sorseggiare una tisana.

E così, come ogni anno, il caldo ed il sole lasciano il posto a giornate più corte che richiamano al focolare famigliare.

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